A volte la speranza corre sulla corrente di un defibrillatore, anche se hai 27 anni… Evariste, giovane centrafricano del villaggio di Baoro, a 70 km da Maigaro, inizia a stare male, forti dolori  al petto, il respiro diventa affannoso, d’improvviso non riesce più a stare in piedi. I familiari preoccupati si prodigano in cure tradizionali che purtroppo hanno l’unico effetto di ritardare l’accesso alle cure in ospedale. Le sue condizioni peggiorano, i giorni passano, il suo fisico forte resiste contro ogni statistica occidentale. Finalmente i familiari si arrendono di fronte all’evidenza del mancato effetto delle cure tradizionali e trasportano Evariste al posto sanitario più vicino. I sanitari non comprendono la causa, sempre più in preda a dolori al petto insopportabili, comprende da sé la gravità della sua condizione e decide di ritentare presso un altro ospedale, ma anche qui non viene effettuata la diagnosi corretta… la voglia di vivere di Evariste è tanta, fa leva sulla sua temprata tenacia e riesce a raggiungere un terzo dispensario, purtroppo si ripete ancora quanto accaduto, e poi una volta ancora. Allo stremo delle sue forze giunge infine all’ospedale di Maigaro in condizioni disperate. Al medico e a Sr Giulia pare subito evidente che si tratta di un rilevante problema cardiaco, viene eseguito un ECG che fa letteralmente sobbalzare Sr Giulia per l’inverosimile gravità che ne traspare e viene immediatamente inviato via mail in Italia ad un eccellente cardiologo in pensione che da anni offre il preziosissimo supporto diagnostico. Difficoltà telematiche nella comunicazione mettono in moto una triangolazione via telefono e skype con una volontaria in Italia e finalmente giunge il severissimo referto… FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE… tracciato pessimo, senza la disponibilità di un defibrillatore o di tre alternative di farmaco salvavita non ci sono speranze di sopravvivenza.

Il defibrillatore non c’è, scatta la ricerca nella farmacia dell’ospedale nella flebile speranza di trovare uno dei tre farmaci che consentirebbe a Evariste di dare un domani ai suoi giorni… il farmaco non c’è… Evariste è morto nel pomeriggio del primo giorno di primavera dell’anno 2015, nel pieno della primavera dei suoi anni… tanto lo sgomento dei suoi familiari così come del personale sanitario dell’ospedale di fronte all’impotenza per una giovane vita persa per la posizione GPS della sua nascita… in un Paese europeo si sarebbe certamente salvato.

L’Amore chiede in prestito le nostre mani per credere nella più grande speranza: rendere possibile l’impossibile… un piccolo grande sogno: dotare l’Ospedale di Maigaro di un defibrillatore e dei farmaci cardiologici salvavita per avere la possibilità di salvare all’occorrenza altre vite. La voglia di vivere di Evariste ha toccato tanti cuori e si è messa in moto la macchina della solidarietà per far sì che la sua morte non sia stata vana.

Il cardiologo italiano stila una lista dei farmaci salvavita e identifica un buon modello di defibrillatore adatto alle esigenze del luogo dove operò in qualità di medico durante una missione nel 2006, contatta la Ditta produttrice e tramite i contatti di una vita da professionista “del cuore” riesce a farci ottenere un prezzo di favore. L’acquisto è confermato nell’agosto 2015 e viene trasportato personalmente da Sr Giulia a settembre in occasione del suo rientro in Centrafrica dal congedo biennale. Altra difficoltà: nuovi regolamenti aeroportuali limitano l’accesso in cabina di batterie al litio e occorre chiedere un permesso speciale alla severa Air France, le bravissime agenti di viaggio della Congregazione riescono ad ottenere il prezioso permesso.

La Provvidenza non ha ancora esaurito le sue delicate sfumature… l’Associazione “Tene Ti Ala – Amici di Maigaro” di Chiavari ne finanzia interamen te il costo. Un giovane farmacista di Genova e un’ostetrica di Massa che ha prestato servizio a Maigaro in passato riescono a fornire i farmaci.

C’è ancora da fare… occorre pensare alla formazione per il corretto utilizzo del defibrillatore. Un’infermiera “cardiologica” anch’essa volontaria in passato a Maigaro fornisce il prezioso contatto di una dottoressa e di un’infermiera del 118 che provvedono con tanto entusiasmo a fare una sessione formativa in Italia a Sr Giulia. Le forniscono anche il materiale video per tenere esercitata la nuova pratica appresa e per poter fare a sua volta formazione in loco… il materiale è in italiano, un’altra infermiera dalle ottime conoscenze linguistiche lo traduce in francese per poter passare la competenza al personale locale. In progetto una missione di formazione del personale sanitario dell’Ospedale di Maigaro da parte di una Onlus specializzata per la primavera del 2016…

FINALMENTE POSSIAMO DEFIBRILLARE LA SPERANZA!!!

Il 21 settembre 2015 – a 6 mesi esatti dalla morte di Evariste – viene inaugurato il servizio di ASsistenza cardiologica con il nuovo defibrillatore e il nuovo ECG all’interno dell’Ospedale di Maigaro.

Non ci sederemo sugli allori, occorrerà garantire l’assistenza ai macchinari e i materiali di consumo, oltre che periodiche sessioni formative, ma ora la stella di Evariste che splende in Cielo pulsa veloce come il suo giovane cuore per questa grande gioia raggiunta assieme da tante persone.

Moira Gerace